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Nuovi meccanismi di governance della ricerca in italia

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La Ricerca non gode di grande considerazione nel nostro Paese, da sempre poco attento al futuro e poco lungimirante nei confronti delle generazioni che verranno. I governi che abbiamo avuto dal dopoguerra in poi, con pochissime notabili eccezioni, non si sono mai seriamente impegnati per promuovere l’economia della conoscenza e la Ricerca, che è strettamente apparentata con essa.

Negli ultimi tempi tuttavia sono andate aumentando le dichiarazioni di intenti riguardanti l’introduzione di elementi significativi di meritocrazia, è stato finalmente attivato un nuovo esercizio di valutazione e l’ANVUR (Agenzia Nazionale per la Valutazione di Università e Ricerca) sta prendendo forma. E’ stata inoltre varata una riforma dell’Università di taglio meritocratico che tuttavia potrà essere pienamente valutata solo al termine dell’iter parlamentare.

Per quanto attiene alla Ricerca è stato predisposto un nuovo PNR, ambizioso negli obiettivi ma carente negli strumenti e, soprattutto, nella disponibilità di fondi. Rimane soprattutto irrisolto il tema di un’unica “cabina di regia” per il sistema di Ricerca Italia, e soprattutto dei finanziamenti: manca sostanzialmente un’idea di governance all’altezza dei tempi e idonea al confronto con i paesi più sviluppati; manca la capacità di far confluire i mille rivoli dei finanziamenti distribuiti in maniera scoordinata in un percorso organico e affidabile, gestito in maniera trasparente.

Certo, si notano nel Paese fermenti nuovi. Cresce il desiderio di cambiamento; cresce la volontà di non arrendersi al declino e di reagire al pericoloso immobilismo che osserviamo nel campo della Ricerca e, più in generale, nel mondo della conoscenza e dell’istruzione superiore. Ma non possiamo considerarci soddisfatti e rassicurati solo da queste evidenze!

Proprio per questo, abbiamo sentito l’esigenza di proporre e promuovere una riflessione collegiale che punti alla definizione di criteri e indirizzi per un diverso modello di governance, che costituisca una radicale svolta metodologica nella gestione di tutte le attività di Ricerca del Paese, convinti che questa sia una delle leve fondamentali per una rinascita del nostro Paese.

Crediamo che lo sforzo congiunto di un gruppo di persone, una rete di autorevoli rappresentanti di Enti pubblici e privati, di Industrie, di Istituti Bancari e di gruppi di opinione, possa favorire anche una nuova cultura nel Paese,  più aperta e favorevole alla Ricerca, senza la quale nessuna nuova struttura troverebbe poi ossigeno ed alimenti per svilupparsi.

Pensiamo, peraltro, che la crisi che attanaglia l’Italia, così come tutti gli Paesi occidentali, potrebbe paradossalmente fungere persino da stimolo in questa direzione, posto che è da tutti riconosciuta la necessità di nuovi modelli economici, di nuove tecnologie e di nuove leve di competitività per la sostenibilità del nostro modello di sviluppo.

Ecco perché ci troviamo qui oggi a pensare e discutere insieme su questi temi, con l’ottica di trovare un consenso su alcuni punti nodali che consentano di avviare iniziative concrete e realizzabili a partire dai prossimi giorni e dai prossimi mesi.

ritratto di Tommaso Maccacaro Tommaso Maccacaro
Istituto Nazionale di Astrofisica

ritratto di Guido Tabellini Guido Tabellini
Economia, Università Bocconi

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