I nostri telefonini possono funzionare grazie alle circa 60 mila stazioni radio dei quattro operatori nazionali, che consumano complessivamente circa due miliardi di kWh all'anno, corrispondenti a una bolletta elettrica pari a circa 300 milioni di euro, con una emissione equivalente di anidride carbonica nell'atmosfera di oltre un milione di tonnellate. Non a caso, Telecom Italia è il secondo utente di energia elettrica in Italia, dopo le ferrovie, ma prima di tante industrie pesanti. Per risparmiare sino al 60% di questo consumo basterebbe che i quattro operatori nazionali si accordassero per spegnere alcune delle loro reti, consentendo agli altri di accedere a quelle che a turno restano accese. Oltre al risparmio di energia e di emissioni di CO2, si otterrebbe così anche la riduzione delle emissioni di energia elettromagnetica nell'atmosfera.