fbpx I dubbi sul dottorato in alto apprendistato | Science in the net

I dubbi sul dottorato in alto apprendistato

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

E’ in corso il processo di approvazione del decreto MIUR sul nuovo “regolamento recante criteri generali per la disciplina del dottorato di ricerca”. Una delle novità del nuovo regolamento è la possibilità di formazione dei dottorandi all’interno di aziende.  Sono infatti equiparate alle borse di studio anche i contratti di apprendistato. Tali contratti sono regolati dal Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167, che prevede contratti di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e di alta formazione, inclusi i dottorati di ricerca. La regolamentazione e la durata di tali contratti è compito delle Regioni, in accordo coi datori di lavoro, le università e altre istituzioni formative, come gli istituti tecnici e professionali.  In assenza di tali regolamenti regionali si possono stabilire convenzioni tra università e datori di lavoro. A loro volta le Università devono prevedere nei loro regolamenti  di dottorato le condizioni e le modalità di formazione dei dottorandi che accettano i contratti di apprendistato.  Le aziende con cui si possono fare convenzioni devono insistere nello stesso ambito territoriale dell’Università che gestisce i corsi di dottorato,

Pur riconoscendo che nel nuovo regolamento del dottorato si  prescrive che le imprese candidate  svolgano documentata attività di ricerca e sviluppo, data la situazione italiana, in cui le imprese che svolgono effettiva  ricerca sono molto poche e ubicate in pochi ambiti territoriali, c’è la fondata preoccupazione  che tali contratti di apprendistato, regolamentati da contratti collettivi di lavoro, siano un modo per consentire alle aziende di avere personale a basso costo grazie agli incentivi statali, ma non un percorso di formazione e avviamento effettivo alla ricerca.

Penso che, almeno nel primo anno di dottorato, i dottorandi debbono acquisire strumenti idonei per l’avviamento al campo di ricerca prescelto e che questo possa essere solo acquisito presso l’Università di riferimento del dottorando. Ma anche, negli anni successivi, l’attività di ricerca del dottorandi debba riguardare tematiche e progetti comuni dell’Università e dell’azienda, con ruoli complementari e sinergici per il raggiungimento dell’obiettivo finale. In tal modo si creano quelle condizioni, di cui il dottorando se ne avvantaggia e ne può trarre enormi benefici per  il suo inserimento  professionale e/o di ricerca post-dottorato. Il dottorando dovrebbe essere l’anello mancante che consente di trasferire la ricerca universitaria nel tessuto produttivo del Paese.

Solo in queste condizioni, i contratti di apprendistato previsti dal nuovo regolamento possono essere di aiuto ai corsi di dottorato. Diversamente, sono contratti di lavoro che con le solite 120 ore consentite da tali contratti per attività extra-lavorativa di formazione, non sono di utilità né per il dottorando né per il Paese.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

University Admissions and Talent in China: What Can Italy Learn?

Every year, millions of Chinese students take the Gaokao, an extremely tough exam that can change the course of a life. But what can this system teach us? Between intense pressure and paths to excellence, it offers a chance to reflect on the idea of merit in Italy as well.

Each year, over 12 million Chinese students sit for the Gaokao (高考), one of the most difficult and decisive university entrance exams in the world. This three-day test includes Chinese, Mathematics, English, and one elective subject from either the sciences or humanities. The maximum score varies by province, typically between 750 and 900, with the admission threshold for top universities exceeding 680–700 points. On average, fewer than 2% of students manage to get into elite institutions such as Peking University or Tsinghua University.