fbpx Creiamo un ministero dedicato a Università e ricerca, com'era in passato | Scienza in rete

Creiamo un ministero dedicato a Università e ricerca, com'era in passato

Primary tabs

A sinistra: l'attuale Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in via Trastevere, a Roma. Crediti: Lalupa/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 3.0
A destra: il palazzo dell'ex Ministero dell'università e della ricerca, all'EUR di Roma. Crediti: Blackcat/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 3.0
 

Tempo di lettura: 1 min

Milano, 3 settembre 2019

A chi in questi giorni sta cercando di varare un nuovo governo “di cambiamento”, il Gruppo 2003 per la ricerca ricorda che è necessaria una svolta sulla ricerca scientifica, che andrebbe considerata elemento essenziale per lo sviluppo culturale, civile ed economico del Paese.

A questo fine il Gruppo 2003 invita il nuovo governo a ricostituire il “Ministero dell’Università e della Ricerca”, scorporando da esso il Ministero della Pubblica istruzione, come già avvenuto dal 1988 al 2001, e successivamente dal 2006 al 2008 (poi riuniti prima per la legge Bassanini e poi per una disposizione della Finanziaria del 2008).

La ricerca e l’Università meritano un Ministero ad esse dedicato, e non alcuni uffici dispersi in un mega-dicastero intento prevalentemente a governare la complessa realtà delle scuole dell’obbligo. Tale riforma è sostenibile economicamente e può rappresentare il segnale di un rinnovato impegno della politica verso la realtà degli studi superiori e della ricerca scientifica. Da molto tempo invece assistiamo a uno scandaloso disinteresse verso la ricerca, che infatti vedeI’Italia agli ultimi posti fra i paesi avanzati con un investimento fermo all’1,3% del PIL, contro una media europea del 2% e punta del 3, 3,5%.

Gruppo 2003 per la ricerca scientifica
www.gruppo2003.org


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

University Admissions and Talent in China: What Can Italy Learn?

Every year, millions of Chinese students take the Gaokao, an extremely tough exam that can change the course of a life. But what can this system teach us? Between intense pressure and paths to excellence, it offers a chance to reflect on the idea of merit in Italy as well.

Each year, over 12 million Chinese students sit for the Gaokao (高考), one of the most difficult and decisive university entrance exams in the world. This three-day test includes Chinese, Mathematics, English, and one elective subject from either the sciences or humanities. The maximum score varies by province, typically between 750 and 900, with the admission threshold for top universities exceeding 680–700 points. On average, fewer than 2% of students manage to get into elite institutions such as Peking University or Tsinghua University.