fbpx Le opportunità di una scienza partecipata | Science in the net

Le opportunità di una scienza partecipata

Primary tabs

Tempo di lettura: 4 mins

Assicurare una partecipazione pubblica di successo alle decisioni politiche può essere difficile, ma non impossibile. Un nuovo studio – pubblicato dalla National Academy of Sciences e recensito nella sezione ambiente del sito della Commissione Europea – ha evidenziato quattro sfide chiave: comunicare la complessità, fornire un'informazione equilibrata, creare uno spazio per la deliberazione e ampliare la sfera dei valori. Gli autori della ricerca mostrano come sono state affrontate queste sfide all’interno di un programma realizzato nel Regno Unito e finalizzato ad acquisire il punto di vista del pubblico sulle future politiche energetiche nazionali.
Il coinvolgimento del pubblico nello sviluppo delle politiche – si legge nella sintesi dei risultati della ricerca – è un modo per potenziare le comunità e migliorare le stesse politiche. Anche quando le politiche riguardano ambiti di grande valore scientifico e tecnologico, come spesso accade nel settore ambientale, le esperienze dimostrano che i normali cittadini sono in grado di discutere anche questi problemi non consueti, se hanno l’opportunità e gli strumenti adeguati.
Il programma di consultazione pubblica – che ha riguardato la politica energetica del Regno Unito – ha coinvolto piccoli gruppi di lavoro e discussione con i cittadini e un sondaggio online cui hanno risposto 2.441 persone provenienti da un campione trasversale della popolazione. I ricercatori hanno utilizzato questo studio di caso per identificare  quattro sfide fondamentali, e esplorare il modo in cui sono state soddisfatte.

Comunicare la complessità

Lo studio suggerisce che le questioni politiche nazionali sono probabilmente più complesse di quelle locali: decidere il futuro mix energetico di un paese è più complicato che decidere dove posizionare un parco eolico locale. La deliberazione pubblica ha bisogno di gestire in modo efficace questa complessità.
Questo progetto di produzione dell’energia ha utilizzato uno strumento interattivo online, “my2050”, per comunicare la complessità del cambiamento del sistema energetico, sia nei laboratori sia attraverso il sondaggio. Lo strumento permette all'utente di manipolare le fonti [carbone, gas, rinnovabili, … ndr] e le richieste di energia e vedere gli effetti di questi cambiamenti sulle emissioni di CO2, sulla sicurezza energetica, nella loro casa, città e paese. My2050 illustra i sistemi energetici in modo semplice e per quanto di rilievo per la vita quotidiana. Ogni utente crea uno scenario energetico ideale per il 2050 che i responsabili del programma sono in grado di analizzare.

Fornire informazioni equilibrate

In questi eventi in genere devono essere fornite ai partecipanti nuove informazioni, che devono essere equilibrate per permettere ai partecipanti di portare il proprio pensiero e la propria visione nel processo. Prima dei workshop e dell’indagine, i responsabili del programma hanno consultato una vasta gamma di esperti di energia che ha contribuito a fornire un punto di vista scientifico equilibrato. Hanno anche costituito un gruppo consultivo per il progetto formato da accademici, rappresentanti del settore dell’energia, authorities, ONG e funzionari del governo. Sono stati presentati anche i diversi punti di vista dei politici in materia di energia. Questo ha permesso ai partecipanti di comprendere diverse strategie e reagire alle opinioni dei politici.

La creazione di uno spazio per la deliberazione

Fornire semplicemente informazioni non è sufficiente per consentire un profondo coinvolgimento riguardo alle questioni. I gruppi di lavoro hanno utilizzato diverse metodi per la deliberazione, tra i quali riflettere tra scenari futuri alternativi, lo strumento “my2050” e i piccoli gruppi di discussione stile 'World Café'. Secondo gli scienziati i piccoli gruppi hanno dato alle persone più libertà di sviluppare ed esprimere le proprie opinioni.p

Ampliare la sfera dei valori

Capire i valori dei partecipanti può aiutare a rivelare il motivo per cui esprimono preferenze specifiche. Per tirar fuori questi valori i facilitatori dei gruppi contrastavano volutamente il punto di vista dei partecipanti per provocare la discussione. Questo ha permesso agli stessi partecipanti di riflettere su come si formano le proprie opinioni. Il sondaggio online comprendeva anche domande aperte e le risposte, attraverso diversi set di dati (quantitativi e qualitativi), sono state analizzate con temi ricorrenti per rilevare quali sono i valori chiave in gioco. I ricercatori ritengono che questo progetto possa rappresentare un contributo per altri programmi di partecipazione, che si occupano a loro volta di questioni tecniche complesse.

Quello del coinvolgimento del pubblico nelle decisioni è uno dei pilastri delle politiche dell’Unione Europea, oggetto di specifiche raccomandazioni finalizzate a prevenire e gestire i conflitti, nel solco di quanto previsto dalla Convenzione di Aahrus. 
Tuttavia succede che a volte si verifichino degli strappi anche piuttosto importanti. Come l’attuale decisione di rivedere, al ribasso, gli obiettivi per una migliore qualità dell'aria, inseriti nel Pacchetto Aria Pulita prodotto e presentato dalla precedente Commissione Europea proprio un anno fa. 

 

Articoli correlati
In Europa sono a rischio le leggi per l'aria pulita
Conflitti ambientali: “Nimby” o cittadinanza scientifica?


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

"We did not do a good job in explaining how flexible biology can be," interview with Frans de Waal

Frans de Waal

Eva Benelli and Anna Romano interview Fran de Waal about his latest book, Different. Gender issues seen through the eyes of a primatologist.

Photo of Catherine Marin

After reviewing Different. Gender issues seen through the eyes of a primatologist, we wanted to have a chat with the author, the primatologist Frans de Waal, to find out what motivated him to deal with gender issues and to get his opinion on research in this and other fields of ethology. Here is our interview.