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Il trauma cronico della guerra

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La guerra incide in modo molto profondo sulla salute delle popolazioni. Non solo aumenta l’esposizione ai rischi, ma anche indebolisce, a volte sino alla distruzione, i fattori di protezione, come le reti comunitarie, l’approvvigionamento idrico sicuro, i comportamenti positivi per la ricerca della salute, la stabilità sociale. Le prime vittime sono donne e bambini. Maurizio Bonati, autore de Il cronico trauma della guerra. Donne e bambini le prime vittime (Il Pensiero Scientifico Editore, 2024), di cui Scienza in rete ha pubblicato un’anticipazione, discute dell’impatto della guerra e di come promuovere una cultura della pace con Angelo Stefanini, medico volontario del Palestine Children's Relief Fund e Claudio Tosi, formatore della federazione Cemea (Centri d'esercitazione ai metodi dell'educazione attiva). Coordina Eva Benelli, giornalista di Scienza in rete, introduce Fiorella Leone, del circolo Gianni Bosio.


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The embarrassing Covid

There's a certain discomfort in having to talk about Covid-19 again, as demanded by the increase in cases that is also recorded in Italy. The reason, writes epidemiologist Stefania Salmaso, might perhaps be identified in the lack of a transparent process that allows understanding on what basis the health authority formulates recommendations, leading to reliance on pundits.

Image credits: visuals/Unsplash

“An embarrassing Covid-19”: It could be the title of a short story by Calvino or a rhyme by Rodari, but it's what we're witnessing these days. The increasing frequency of SARS-CoV-2 infections in various areas of the world, including Italy, has forced mainstream media to address it again. However, it's often discussed with a sort of embarrassment and only for the sake of reporting. When discussing possible countermeasures, the discomfort becomes even more apparent.