fbpx I giardini della pioggia | Science in the net

I giardini della pioggia

Primary tabs

Read time: 2 mins

Un forte temporale estivo o una giornata autunnale di pioggia riducono la strada davanti casa a un torrente in piena e il giardino del condominio a uno stagno? Nei Paesi anglosassoni è stata trovata una possibile soluzione: si tratta dei rain gardens, “giardini della pioggia”, o aree di bioritenzione. Di fatto semplici  aiuole, realizzabili nel cortile della propria abitazione o in parcheggi e marciapiedi, che consentono di raccogliere, assorbire e filtrare l'acqua piovana.



Quanta acqua cade sui vostri tetti? Calcolatelo qui: http://www.calctool.org/CALC/other/default/rainfall
L'acqua, che confluisce dai tetti o da aree asfaltate, può essere diretta al rain garden tramite grondaie o canali; l'area del giardino, essendo depressa, trattiene temporaneamente l'acqua piovana, la quale viene quindi drenata nel terreno o assorbita dalle piante.Inoltre, secondo dati riportati dall'EPA (Agenzia statunitense per la protezione ambientale) l'acqua in uscita da un'area di bioritenzione ha percentuali molto ridotte di (dal 50 al 90% in meno) di sostanze quali rame, piombo, zinco, fosforo, ammonio, azoto. Fra gli altri vantaggi dei rain garden vanno annoverati la creazione di un habitat per la fauna locale (in particolare uccelli e insetti), una minore necessità di manutenzione rispetto a un normale giardino (non devono essere irrigati o fertilizzati e l'erba non va tagliata), e il miglioramento dell'estetica del cortile. La loro creazione su marciapiedi e parcheggi riduce inoltre la superficie asfaltata e impermeabilizzata, a beneficio dell’estetica urbana e del micro clima.

FONTI:
http://www.rinnovabili.it/greenbuilding/rain-gardens-contrastare-allagamenti-ambito-urbano-543/
http://water.epa.gov/polwaste/npdes/swbmp/Bioretention-Rain-Gardens.cfm
http://www.uri.edu/ce/healthylandscapes/raingarden.htm
http://emswcd.org/in-your-yard/rain-gardens/
http://raingardens.info/wp-content/uploads/2012/07/UK-Rain-Garden-Guide.pdf
http://wmeac.org/raingardens/


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

President Trump reshapes US research landscape

trump

Con una serie di ordini esecutivi, Donald Trump smantella le politiche climatiche di Biden e ritira gli Stati Uniti dall'accordo di Parigi. Le agenzie federali scientifiche (EPA, NIH, CDC, FDA, NASA) vengono ristrutturate con nuove nomine orientate alla deregolamentazione. Vengono congelate le assunzioni federali, mentre la revisione delle collaborazioni internazionali potrebbe ridefinire il ruolo USA nella ricerca globale. Immagine: Donald Trump.

20 January 2025 marks a turning point in US science policy, with a series of executive orders drastically redefining the role of federal science and research agencies. A detailed analysis of the documents reveals an approach that fundamentally changes the basis of US climate, energy and biomedical research policy.

This comprehensive list shows the scope and breadth of the first day's interventions, which touch virtually every aspect of the federal government, from foreign policy to national security, from energy to immigration, from administrative reform to social policy.